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La Banda Bax

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Da oggi (7-7-2023, data propizia al nuovo) inizia un ciclo di recensioni, opinioni, appunti, digressioni su testi inediti, o pubblicati in autonomia di autori emergenti, di qualsiasi età anagrafica o estrazione culturale, che in qualche modo hanno colpito o colpiranno la mia attenzione. Non darò alcun giudizio non sono nessuno per farlo, ma userò il metro del mio sentire personale, del mio naso per la bellezza insita nelle cose anche quando non è immediatamente percepibile. Se scriverò di un testo è perché ci ho visto qualcosa.

 

Inizio questa piccola nuova avventura con un romanzo per ragazzi e ragazze scritto da M.G. Estis (Stefano Elmer Ischia) giornalista e scrittore e tanto altro, sensibile e attento alle tematiche ambientali, e sociali delle nuove generazioni. Illustrato magistralmente da Monica e Ian.

 

LA BANDA BAX

Annika e Bicio e i fatti di bosco Rubino

(recensione di un roamanzo in cerca di editore)

 

Il romanzo inizia con una scena apparentemente fuori dal tempo, un gruppo di ragazzi e ragazze, (l’autore distingue e rimarca questa splendida distinzione e equità di genere), nei pressi di uno stagno di montagna situato in prossimità di un bosco rigoglioso che lambisce il paesino di Camerini. Per l’esattezza a undici tiri di fionda dal paese. Giocano con le cose che offre l’oro l’ambiente naturale e qualche oggetto portato da casa.

I ragazzi e le ragazze (Bicio, Annika Gully, Alice, Gretel,Albertino e Marta) giocano, interagiscono tra loro e con l’ambiente che li circonda!

Piena estate, è Agosto e mentre sono intenti nel loro daffare, ecco che qualcosa, anzi qualcuno, di sorprendente e inaspettato scardina le loro posizioni di conforto, accende la loro curiosità, mette in disordine le loro giovani abitudini e fa venire anche un po di paura.

Dal bosco esce un “orsone” dalla mole ragguardevole e tra il fuggi fuggi e il nasconditi e acquattati generale, parte l’esibizione, una serie di tuffi acrobatici nello stagno Eselin “dei ragazzi e delle ragazze”.

A questo punto accade una cosa che cambierà per sempre la percezione della realtà del piccolo drappello di Ragazzi e ragazze e dei lettori; l’orso Blue Lou Blubi el Bastian detto BAX, li saluta con la zampona. La sfida è lanciata e la combriccola l’accoglie con vari gradi di entusiasmo.

Ma troppa trama rovina il gusto della lettura giusto?

Il romanzo quindi anima due mondi, quello umano e quello non umano, alternando nella struttura ora una visione ora l’altra dello stesso luogo, habitat, casa. Ad un certo punto ci si avvede che affiora un terzo mondo, quello che l’innocenza e la bellezza dell’infanzia riescono a fondere.

Mondi apparentemente distanti tra loro, destinati all’incomprensione reciproca, attraverso il linguaggio del cuore puro di animali e giovani umani, raggiungono una comunione di intenti in un unico grande gioco serio. Difendere “casa” dai grandi, alcuni grandi, soprattutto maschi, che la vogliono distruggere.

Il gioco serio possono farlo solo coloro che usano il cuore al posto della sola ragione, che vedono le possibilità dove altri gettano la spugna, che sanno che c’è qualcosa di giusto e qualcosa di sbagliato, e che le sfumature non vanno bene per ogni cosa, ogni tanto ci si deve prendere delle responsabilità, e anche un bel respiro profondo per farsi coraggio.

I ragazzi e le ragazze, gli animali del bosco Rubino nei pressi dello stagno Eselin, e anche qualche adulta e adulto dalla mente aperta, di coraggio ne devono spendere a chili per tentare di portare a casa la partita.

In questo delicato e avvincente romanzo di Estis ritroviamo un sapore antico per l’avventura, di quelli che ti trasportano al di là della plausibilità degli avvenimenti.

Ci si dimentica leggendo, cosa potrebbe essere vero cosa inventato. In qualche misura, senza voler fare paragoni acrobatici, potrebbe ricordarci l’assurdo plausibile di Stefano Benni in Prendiluna o di Hayao Miyazaki nella città incantata.

In questo romanzo dove la presa di coscienza è dietro ogni angolo, l’autore ci fa vivere sfide sportive dal tifo pulito, sfide umane dal sapore agrodolce, dove qualcuno resta deluso e qualcuno deve crescere, e qualcuno deve crescere proprio perché è rimasto deluso.

I cattivi sembrano cattivi per davvero: Sgorbio è agghiacciante con il suo naso aquilino,, il ghigno malefico, i capelli lunghi, neri, tinti, stirati indietro…

E i buoni: riescono a capire il linguaggio degli altri. Tra buoni è il cuore che parla e che ascolta. Ci si comprende sempre.

E qualche volta dicono le parolacce: Togliere il sorriso a un bambino è un errore gravissimo, che vi venga la cagarella marcia a tutti e due…(zia Stella)

Tra i molteplici spunti di riflessione che originano da ogni riga: il tema dell’ambiente, delle differenze che arricchiscono chi le accetta, della collaborazione che sta alla base dell’evoluzione a dispetto della credenza popolare che sia la competizione a farla da padrone in natura, mi ha colpito in particolare la capacità dell’autore di darci la lettura di un differente punto di vista sulle cose.

Infondo quasi tutti gli umani ad un certo punto avevano dichiarato guerra agli animali, da centinaia di anni essi si trovavano sotto assedio costante senza aver mai ratificato nessun patto di belligeranza.

Concluderò dicendo che questo romanzo, scritto magistralmente, mi ha catturata fin dalle prime righe, mi ha fatta sorridere, ridere tantissimo, riflettere e piangere di commozione in un caleidoscopio di emozioni che si sono avvicendate dosate con maestria e sapienza.

Mi auguro che tutti possano avere il piacere di leggerlo a breve, e che trovi casa presso un editore che possa valorizzarne ogni potenzialità. Non mi resta che ringraziare Stefano Elmer Ischia per tutta la bellezza che mi ha donato in questi giorni di mezza estate.